ALEX GRID

Il mio showreel

Alessandro Griselli

Film-Maker, Cam Operator, Colorist, Video Editor e Fotografo

Email: alex.griselli98@gmail.com

Telefono: 3423437931

Sede principale: Torino

Operatività: tutta Italia

Alessandro Griselli, nato a Chivasso (TO), Italia, il 25/04/1998, è oggi un giovane professionista con forte motivazione ad apprendere e crescere professionalmente su tutti i fronti del suo mestiere. Nel corso della sua carriera lavorativa ha perfezionato l'uso dei principali strumenti e tecniche di lavoro, dimostrando produttività, elasticità mentale, ottime doti comunicative ed interpersonali oltre a spirito di squadra e capacità di stabilire le priorità organizzando il proprio lavoro in maniera rigorosa e orientata al raggiungimento degli obiettivi.

Qualcosa su di me

Sono un film-maker, operatore video, colorista certificato BM Da Vinci Resolve 17, video editor e fotografo.

Agli inizi del 2021 ho aperto una mia ditta individuale con sede in provincia di Torino (Italia): l'AG Studios.

E' da sempre che ho un forte legame con il cinema: già da bambino avevo la mania di guardare e riguardare più volte uno stesso film; cercavo così di studiarne le componenti, i metodi di realizzazione... tutto ciò che si nasconde dietro a questa 'magia'. Si tratta di un esercizio che, ingenuamente, credevo di aver inventato io, ma che poi ho scoperto appartenere già ad un certo Orson Welles, che mi aveva anticipato giusto di quei settant'anni.

Per me un film è come un quadro, e non faccio riferimento all'inquadratura, ma a qualcosa di molto più complesso; un quadro composto da una quantità infinitesimale di tasselli, che devono essere sapientemente miscelati con armonia ed equilibrio dalla figura principale attorno la quale ruota tutto quanto: il Regista, il demiurgo di questo 'quadro' che mette in scena quella che è la sua personalità, la prospettiva da cui lui osserva il mondo e lo interpreta.

Il colore di una scena, i tempi di recitazione degli attori, la scelta del cast, le ottiche montate sulla camera, le inquadrature e i movimenti di macchina ad esse associati, le caratteristiche di una location... sono tutte decisioni che influenzano e dettano il metodo di narrazione di un film, quei “particolari” utili ad ottenere un prodotto unico, specifico ed iconico.

Tornando a me, sono cresciuto a pane e telecamere: ho la fortuna di essere erede di un'azienda pubblicitaria, l'attuale Best Option Media, che per ragioni sentimentali chiamo ancora con il suo vecchio nome, Videolook.

Qui ho avuto la possibilità di costruirmi una buona base di esperienze già in giovane età. A 8 anni iniziai a fare i primi montaggi video (con tanto di croma fx), le prime riprese, prendendo in prestito una Sony a cassette dal magazzino dell'azienda. E, già che c'ero, ero solito prelevare anche un 650 per puntare qualcosa sul soffitto, così da evitare di avere immagini troppo rumorose. Ho avuto modo, con il passare del tempo, di lavorare con autentici professionisti del settore: curioso e volenteroso di imparare cose nuove, mi facevo inserire nelle produzioni del babbo per poter vedere direttamente sul campo come si muoveva una troupe. Ed è dal 2015 che ho iniziato a lavorare sul set, in qualità di runner; e dopo un paio d'anni son stato promosso ad operatore video.

Nel 2021 ho interrotto temporaneamente gli studi universitari per dedicarmi a tempo pieno al lavoro e ad una formazione più mirata e rigida, che guarda ad obiettivi ben precisi e non più aleatori e senza logica, quali i corsi universitari... almeno, personalmente vivevo l'università con questo senso di poca 'concretezza'.

Ho iniziato così il corso di Color Grading with DaVinci Resolve 17, il corso di dizione al Centro D (che sto portando avanti tuttora) tenuto dal Maestro torinese del doppiaggio Danilo Bruni; per conto mio ho continuato a leggere e ad informarmi sugli aspetti che ritenevo utili approfondire: per esempio “Lighting” di Blain Brown (il manuale in lingua inglese sul mestiere del DP e dell'uso della luce sui set cinematografici), o il bellissimo libro sulla sceneggiatura cinematografica di R. McKey: “Story”, libro che mi ha fatto sognare ed emozionare... .

La verità è che la strada per diventare un buon regista di tutto rispetto è molto lunga, ed è una ricerca che richiede tempo e molta esperienza, in quanto il prerequisito è la capacità di saper raccontare una storia con una visione personale. E' indispensabile sapersi destreggiare in tutti i settori artistici, per poter comporre al meglio quei tasselli di cui parlavo qualche riga più su, tasselli che tengono in piedi tutta la struttura. In altre parole: per poter guidare al meglio una squadra, bisogna prima conoscere sufficientemente bene ogni giocatore.

In questo periodo sto lavorando molto sulla costruzione di quello che potrebbe essere il mio immaginario registico, il mio stile di fare inquadrature, la mia palette cromatica, e così via. Sto facendo un brainstorming di film a ritroso, che comprende quelli che mi hanno segnato l'infanzia e l'adolescenza, senza escludere ovviamente le new entry degli ultimi anni... sto scavando a fondo per scoprire e decodificare gli elementi che mi hanno plasmato nel tempo. Da piccolo piccolo sono stato letteralmente 'bombardato' di film di S. Spielberg, e tra questi, in particolare, c'è “Jumanji”, “E.T.”, “Jurassic Park”, “Indiana Jones”, “L'impero del Sole”, “Hook”... ma anche altri film hanno condizionato molto la mia infanzia, e tra questi cito “La casa dei fantasmi” (Rob Minkoff), “Dracula di Bram Stoker” (Francis Ford Coppola), “Harry Potter” (in particolare i primi due capitoli della saga, diretti da Chris Columbus), “Titanic” (James Cameron), “Il Grinch” (Ron Howard).

E, molto più avanti sono entrati a far parte della mia vita film come “Eraserhead” (di David Lynch, film che mi ha fatto venire la febbre, e non scherzo), “Dogville” (di Lars von Trier, che pure lui ha rischiato di farmi star male), “Pulp Fiction” (e tutti i film del Maestro Tarantino), “Shining”, “Barry Lyndon”, “Arancia meccanica”, “Eyes Wide Shut”... beh, tutto Kubrick, che è il mio regista preferito.

E' abbastanza evidente che i generi che più mi hanno influenzato sono di avventura, mistero, thriller, ed è altrettanto chiara la mia predilezione per i film con ambientazioni fantasy e medioevali (notate qualcosa nel mio logo?), situazioni fuori dal normale e personaggi stravaganti.

Riflettendo sui film che ho appena citato, devo dedurre che il motivo delle mie scelte nella sequenza di inquadrature per raccontare una scena, o della mia inclinazione per i colori più desaturati, è certamente frutto della mia formazione, legata a scenari appartenenti all'onirico, ambientazioni anni '70/'80, e alla mia passione per certi personaggi fuori dal comune: vampiri, cavalieri, ecc... Ora è tempo di mettere le chiacchiere da parte... qui di seguito potrai vedere il mio Showreel di quest'anno! Buona visione!!